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Considerazioni sulla geometria: tra architettura, arte e musica

Potrebbe sembrare semplice spiegare che cosa sia la geometria e a quali infinite funzioni possa essere applicata, invece, ciò non è affatto immediato. La geometria, infatti, oltre ad essere un dispositivo matematico e scientifico è anche e soprattutto il linguaggio formale dell’architettura. Essa  è uno strumento con il quale gli architetti delimitano, tagliano e precisano lo spazio, che deve  essere da loro creato e non semplicemente riempito. L’architettura utilizza inoltre proprio la scienza geometrica per comunicare un’idea di progetto a chi osserva e, dato che disegnare architettura  significa utilizzare un linguaggio comprensibile a tutti, la geometria risulta essere il mezzo preferibile. Infatti, se si osserva attentamente qualsiasi tipo di edificio o costruzione, è possibile intravedere un insieme di forme geometriche elementari.  

A tal proposito svolgono un ruolo decisivo i tracciati regolatori, detti anche “tracciati guida”.  Questi ultimi non sono altro che forme nascoste il cui fine è quello di realizzare rapporti armonici  nella progettazione delle architetture. Inoltre, i tracciati regolatori vengono utilizzati per  controllare la proporzione e la giustapposizione di elementi nello spazio. Le Corbusier, ritenuto  oggigiorno uno dei più importanti e rivoluzionari architetti del Novecento, esprime la propria  opinione al riguardo: «I tracciati regolatori sono una garanzia contro l’arbitrio». Che cosa intende  con questa frase Le Corbusier? Gli assi, i cerchi, i quadrati e gli angoli retti sono i principi cardine della  geometria e sono anche gli effetti che il nostro occhio misura e riconosce. Senza questi ci sarebbe il caos, l’arbitrio e, di conseguenza, le forme dell’opera architettonica potrebbero apparire dissonanti e pertanto compromettere la corretta fruizione dello spazio.  

La progettazione geometrica, tuttavia, non può e non deve essere collegata solamente al concepimento di un progetto architettonico, ma può essere utilizzata in altri diversi ambiti,  che in realtà necessitano di applicazioni molto simili. Ad esempio, le strutture di una sinfonia vengono create secondo gli stessi principi che guidano un architetto nel progettare le sue opere.  Il tutto sta nel saper individuare le note e le forme geometriche che insieme danno vita ad una struttura melodica o architettonica, il più possibile armoniosa. In virtù di ciò l’architetto può essere  paragonato ad un musicista.  

Un esempio di edificio che può spiegare al meglio tale considerazione è “La casa del cinema” di Locarno  progettata dal gruppo FG ARCHITETTI. La commistione di musica e architettura si concretizza al meglio Viagra in farmacia nella costruzione del pavimento della struttura. Esso è composto da trecento assi, tutti posizionati secondo le note della sinfonia “I  Giorni” di Einaudi. In questo caso l’architetto ha saputo progettare un piano di posa incastonando i vari assi (note della sinfonia) dimostrando le affinità tra il mestiere del musicista e quello dell’architetto.  

Possiamo inoltre affermare che l’arte, quella contemporanea in particolare, utilizza le forme  geometriche più semplici e riconoscibili. Se prendiamo come modello le figure geometriche del  rettangolo e del quadrato nelle Avanguardie Novecentesche notiamo che nei dipinti dove l’astrazione è il tema principale la figura geometrica diviene esse stessa il soggetto dell’opera. Nei dipinti di Mondrian, noto pittore e fondatore del movimento “De Stijl”, questa figura geometrica  viene scomposta e utilizzata in tutte le declinazioni possibili. L’artista tende a ricondurre tutto a geometria per rappresentare la realtà essenziale e, come afferma egli stesso per fare ciò è necessario ricondurre le forme naturali alla geometria e i colori naturali ai colori  primari. Molto interessante a tal proposito è il dipinto “Composizione X (molo e oceano)”, caratterizzato da una forma ovale all’interno della quale la predominanza delle linee verticali nella  parte inferiore della tela allude al prolungarsi del molo nelle acque dell’oceano, il cui moto  ondoso è sintetizzato dalle linee orizzontali che dominano lo spazio superiore.  

Da ciò deduciamo che anche la pittura presenta delle analogie con l’architettura: Mondrian  prende ispirazione da una figura geometrica per creare un dipinto esattamente come farebbe  l’architetto, egli inizia da un semplice rettangolo o quadrato per dare vita ad una struttura.  

La geometra assume inoltre diverse valenze per pittori e architetti: gli astrattisti se ne servono  nella maniera più grezza e immediata per dipingere le loro opere; mentre gli architetti, a causa  della funzione “antropologica” e antropocentrica dell’architettura, ne devono concretizzare il  concetto arricchendolo di funzionalità pratiche ed ergonomiche.  

Ritornando alla questione iniziale, la geometria costituisce dunque uno dei più importanti  strumenti per controllare e per progettare lo spazio. Gli architetti, i musicisti e i pittori  concepiscono quindi edifici, città ideali, sinfonie e opere d’arte con l’intento di creare un progetto armonico e funzionale. Per farlo, essi partono sempre da forme basilari, siano queste le forme geometriche per un  architetto, oppure le semplici note per un musicista. 

Eleonora Todeschi

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