Ecologia Economia e Politica Locale

Obiettivo globale, azione locale: l’Agenda 2030 in Trentino 

Siccità, temperature che continuano ad alzarsi, migranti climatici, (dis)parità di genere… e così via. Ormai non ci sono più dubbi: indirizzarsi verso il futuro ragionando in ottica sostenibile sembra essere l’unico imperativo comune a cui tener fede se vogliamo mitigare i cambiamenti climatici e costruire un futuro migliore o, per lo meno, provarci. Ma per raggiungere questo determinato fine ci vogliono delle linee guida, dei punti fermi da implementare e degli obiettivi da perseguire, sia a livello internazionale che locale.

Attualmente la più importante linea guida con risonanza a livello internazionale per quanto riguarda la sostenibilità viene fornita dalle Nazioni Unite e dai suoi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile o SDGs (dall’acronimo inglese di Sustainable Development Goals). Ma cosa sono questi SDGs stilati all’interno dell’Agenda 2030 di cui tutti e tutte parlano? L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite nel 2015, fornisce un progetto condiviso per la pace e la prosperità delle persone e del pianeta, ora e in futuro. Al centro vi sono i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), che sono un appello urgente per l’azione di tutti i paesi, sviluppati e in via di sviluppo, in una logica di collaborazione globale.

Adottata come risultato di ampie negoziazioni tra gli Stati membri, la responsabilità per l’attuazione dell’Agenda 2030 spetta principalmente ai governi nazionali. Conformemente con gli impegni sottoscritti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, l’Italia ha istituito nel 2017 la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS), che ha il compito di coordinare a livello nazionale i processi legati a una programmazione e valutazione ambientale e del territorio. Di conseguenza, l’Italia invita ogni Regione, Provincia autonoma, Città metropolitana a definire la propria strategia locale per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. 

Ponendo il focus sul livello locale, come ha interpretato e tradotto gli Obiettivi dell’Agenda 2030 la provincia autonoma di Trento, e quali obiettivi si è posta? Nel 2019 viene approvato dalla Giunta Provinciale con Delibera n° 2024 del 13/12/2019 il Documento di posizionamento che presenta la situazione del Trentino rispetto al raggiungimento sia dei 17 SDGs dell’Agenda 2030 sia degli obiettivi che si pone la SNSvS. In armonia con la SNSvS, la pubblicazione si divide in 4 aree – Persone, Pianeta, Prosperità e Pace -, 13 scelte strategiche e 52 obiettivi strategici. Complessivamente il Trentino si pone in una buona posizione rispetto agli obiettivi strategici nazionali: su 128 indicatori ISTAT esso si colloca infatti nel 79% dei casi al di sopra della media nazionale. Questo dato non deve farci tirare alcun sospiro di sollievo e, considerando che la sostenibilità è sia il fine che il mezzo, un continuo miglioramento è sempre e comunque necessario.

Per questo motivo fin dalle prime fasi dell’elaborazione della Strategia provinciale per lo Sviluppo Sostenibile (SproSS), emanata il 15 ottobre 2021, la Provincia ha promosso una partecipazione il più possibile ampia e trasversale rispetto ai temi dell’Agenda 2030. Essa si compone di cinque aree strategiche in coerenza con la nuova programmazione europea 2021-2027 che mirano ad avere un Trentino che sia sempre:

  1. Più intelligente per favorire innovazione, ricerca, formazione, digitalizzazione, trasformazione economica e sostegno alle piccole e medie imprese, con particolare riferimento ad agricoltura e turismo.
  2. Più verde e privo di emissioni di carbonio per promuovere la transizione energetica, la biodiversità, la tutela delle risorse naturali e l’adattamento ai cambiamenti climatici e per la gestione e prevenzione dei rischi ambientali.
  3. Più connesso per stimolare gli investimenti in mobilità sostenibile e connessioni digitali.
  4. Più sociale per combattere la povertà e investire in politiche per le pari opportunità, l’inclusione sociale, la lotta alle diseguaglianze e garantire un equo accesso alla casa e a servizi sociali di qualità riducendo il disagio abitativo e promuovere la qualità dell’abitare, assicurando la piena funzionalità del sistema di protezione sociale e previdenziale; garantire l’accoglienza di migranti richiedenti asilo e l’inclusione delle minoranze etniche e religiose; promuovere il rispetto della diversità e combattere ogni forma di discriminazione.
  5. Più vicino ai cittadini e alle cittadine per sostenere lo sviluppo sostenibile e integrato delle zone urbane, rurali e montane ponendo attenzione sia alla dimensione fisica (urbanizzazione, consumo di suolo, conservazione del paesaggio) che a quella sociale.

Questo, in sintesi, quello che si è posta la provincia autonoma di Trento come obiettivo per i prossimi anni. Ora la domanda sorge spontanea: è abbastanza quello che si sta facendo? Riuscirà il Trentino a raggiungere gli obiettivi preposti? Questo lo scopriremo solo nel 2030. Mentre aspettiamo il futuro che verrà, possiamo diventare noi stessi protagonisti e protagoniste attive di questo cambiamento contribuendo con qualche piccola e seppur apparentemente insignificante azione al raggiungimento dell’Agenda 2030. Essa, infatti, è una vera e propria Call to Action, un invito all’azione a cui tutti e tutte siamo chiamati a rispondere. 

L’educazione alla sostenibilità è la chiave di (s)volta. Basta dotare i singoli individui di conoscenze, abilità, valori e attitudini che li rendano capaci di prendere decisioni consapevoli e di agire responsabilmente per salvaguardare l’ambiente, per promuovere un’economia etica e per costruire una società più giusta sia per le attuali che per le future generazioni. Il Trentino non può riuscirci da solo. L’Agenda 2030 per essere applicata con successo necessità di forti sinergie tra istituzioni, settore privato e società civile. Le sue tematiche sia a livello planetario sia declinate a livello locale dalla Strategia Provinciale, possono essere affrontate solo se si opera in modo sistemico e collaborando. Non è poi vero che l’unione fa la forza?

 Ilaria Galli

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https://agenda2030.provincia.tn.it/
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